Il bando intende concedere – nel 2023 – contributi per sostenere, in modo indiretto, la realizzazione da
parte di terzi di progetti rilevanti per la promozione dell’economia locale in ambito culturale e turistico.
Sono considerate ammissibili al contributo esclusivamente le spese e i costi direttamente
imputabili all’iniziativa e precisamente:
– Affitti sale, spazi espositivi
– Acquisto o noleggio beni mobili, attrezzature, apparecchiature multimediali e arredi
– Produzione di libri: prodotti editoriali per eventi, manifestazioni
– Pubblicità diretta e indiretta per campagna stampa, TV, radio, social network Siti internet, pagine web,
pagine social, newsletter
– Compensi e rimborsi per relatori, docenti, interpreti, consulenti (comprese spese di viaggio, vitto e
alloggio debitamente documentate)
– Spese di rappresentanza, (omaggi e doni di rappresentanza, colazioni, buffet ed altre manifestazioni
conviviali e spese di ospitalità)
– Spese per contratti di collaborazione (in tale ipotesi, l’assegnazione al progetto dovrà essere
espressamente indicata nel contratto di collaborazione)
– Spese per progetti rivolti a studenti / scuole debitamente documentate
– Spese per servizi di consulenza prestati da consulenti esterni, con esclusione dei servizi continuativi o
periodici quali la consulenza fiscale, legale o la pubblicità
– Spese per la locazione, l’installazione e la gestione dello stand in occasione della partecipazione a
fiere e mostre
– Spese per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali e per la consulenza
e sostegno all’innovazione compresa l’innovazione di processo e dell’organizzazione
– Spese per la formazione, limitatamente ai costi dei servizi di consulenza connessi a progetti di
formazione, ai costi dei materiali e delle forniture con attinenza diretta al progetto di formazione e con
esclusione della formazione obbligatoria secondo la normativa nazionale
– Spese per gli studi ambientali, compresi gli audit energetici, direttamente connessi agli investimenti a
favore di misure di efficienza energetica
Sono inoltre ammesse al contributo le seguenti spese sostenute a favore della cultura e
conservazione del patrimonio:
1. i costi necessari per la tutela, la conservazione, il restauro e la riqualificazione del patrimonio
culturale materiale e immateriale, compresi i costi aggiuntivi per lo stoccaggio in condizioni
appropriate, gli attrezzi speciali, i materiali e i costi relativi a documentazione, ricerca, digitalizzazione
e pubblicazione;
2. i costi sostenuti per rendere il patrimonio culturale meglio accessibile al pubblico, compresi i costi
per la digitalizzazione e altre nuove tecnologie, i costi per migliorare l’accessibilità delle persone con
esigenze particolari (in particolare, rampe e sollevatori per le persone disabili, indicazioni in braille e
esposizioni interattive nei musei) e per la promozione della diversità culturale per quanto riguarda
presentazioni, programmi e visitatori;
3. i costi delle attività di educazione culturale e artistica e di sensibilizzazione sull’importanza della
tutela e promozione della diversità delle espressioni culturali tramite programmi educativi e di
sensibilizzazione del pubblico, compreso l’uso delle nuove tecnologie;
4. i costi per migliorare l’accesso del pubblico ai siti e alle attività delle istituzioni culturali e del
patrimonio, compresi i costi di digitalizzazione e di utilizzo delle nuove tecnologie, nonché i costi di
miglioramento dell’accessibilità per le persone con disabilità;
5. i costi operativi collegati direttamente al progetto o all’attività culturale, quali la locazione o l’affitto
di immobili e centri culturali, le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al
progetto o all’attività culturale, le strutture architettoniche utilizzate per mostre e messe in scena, la
locazione di strumenti, software e attrezzature, i costi pet l’accesso a opere protette dal diritto d’autore e
ad altri contenuti protetti da diritti di proprietà intellettuale, i costi di promozione e i costi direttamente
imputabili al progetto o all’attività;
6. i costi dei servizi di consulenza e di sostegno forniti da consulenti esterni e da fornitori di servizi,
direttamente imputabili al progetto;
7. costi per la produzione e la distribuzione di opere audiovisive; 8. esclusivamente per spettacoli
teatrali: costi per i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato stagionale di attori e tecnici
esclusivamente impiegati nelle date di realizzazione degli spettacoli.
Le risorse disponibili sono complessivamente di € 518.331,00.
I progetti ammessi a contributo verranno finanziati per un importo che non potrà eccedere il 50% dei
costi preventivati e ammessi e, comunque, fino al massimo del pareggio di bilancio dell’iniziativa
stessa.
Il contributo massimo non potrà eccedere € 80 mila per progetto.
Possono accedere ai contributi esclusivamente i seguenti soggetti portatori di interessi generali
per il sistema economico locale (l’elenco è tassativo):
– soggetti privati rappresentativi e portatori di interessi generali per il sistema economico locale e cioè
associazioni imprenditoriali rappresentative dei settori economici e loro società di servizi,
– consorzi di imprese, società consortili e reti di imprese soggetto, cioè con personalità giuridica, che
svolgano come attività principale una delle attività comprese nel codice ATECO 2007 79, 90, 91 e
relativi sottocodici,
– associazioni e fondazioni culturali e/o di promozione turistica (quelle la cui attività prevalente in base
allo statuto abbia carattere culturale e/o di promozione turistica),
– società cooperative che svolgano come attività principale una delle attività comprese nel codice
ATECO 2007 90, 91 e relativi sottocodici,
– soggetti pubblici, per la realizzazione di progetti di valenza complessiva per il sistema economico
locale e senza fine di lucro, che garantiscano il più ampio e sinergico coinvolgimento della generalità
delle imprese.
Le domande ammissibili devono essere presentate da almeno tre soggetti portatori di interessi generali
per il sistema economico locale, di cui almeno uno pubblico; i soggetti identificano tra di loro il
«capofila» che può essere anche il soggetto pubblico.
CCIA di Vicenza
26 ottobre 2023
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