Ritirata la Direttiva Ue “AI Liability Directive, il programma di lavoro che regolava la responsabilità delle Big Tech produttrici e distributrici di strumenti di Intelligenza Artificiale (IA).

Durante l’AI Summit di Parigi del 10 e 11 febbraio, l’Unione europea e i suoi rappresentanti hanno illustrato la strategia dei Paesi membri sullo strumento che da qualche anno sta cambiando le carte in tavola negli scenari tech e nell’economia mondiale. Tuttavia, l’intervento del vicepresidente americano, J.D. Vance, ha fatto retrocedere l’Ue dalla sua posizione. 

Lo stop improvviso

Nonostante fosse programmato, l’AI Liability Directive è scomparso dal programma di lavoro europeo 2025 sull’IA. Il documento aveva come obiettivo una strategia che potesse tutelare i confini della responsabilità delle Big Tech e i diritti dei cittadini. 

Questa Direttiva, proposta nel 2022, garantiva un risarcimento a coloro che subivano danni come in qualsiasi altra circostanza. Le misure principali a cui queste norme erano legate prevedevano la “presunzione di causalità”, che non impone la spiegazione alla vittima, e l’accesso agli elementi di prova di imprese o fornitori, quando si parla di IA ad alto rischio.

Tuttavia, l’opposizione interna di Virkkunen ha dato ascolto all’allarme lanciato da Vance e sottolinea la linea europea di soffocamento dell’innovazione e della competitività. Vance infatti aveva già in passato espresso preoccupazione per una “regolazione eccessiva” da parte dell’Ue che “potrebbe uccidere un’impresa in pieno sviluppo”. Da qui il cambio di rotta repentino del Comitato Ue presente a Parigi. 

Con la disapprovazione di Vance per l’approccio normativo Ue, si ritira dunque un meccanismo che sarebbe entrato in gioco solo dopo il danno effettivo, e non attivo “ex ante”, come l’AI Act

Ma la critica di Vance continua: “gli Stati Uniti sono leader nell’IA e la nostra amministrazione vuole che lo restino”. Inoltre, proclama i sistemi IA americani “liberi da pregiudizi ideologici”, ricalcando le parole di Elon Musk.

Delusione di Voss

“Abolendo la direttiva sulla responsabilità dell’IA, la Commissione sta attivamente scegliendo l’incertezza giuridica, favorendo squilibri di potere delle imprese e un approccio da Far West alla responsabilità dell’IA, che avvantaggia solo le Big Tech”, sottolinea in un post Alex Voss, parlamentare per la regione del medio Reno. 

“La realtà ora è che la responsabilità dell’AI sarà dettata da un mosaico frammentato di 27 diversi sistemi giuridici nazionali, soffocando le startup e le PMI europee nel settore AI”. Ma soprattutto, “ora i cittadini dovranno affrontare una battaglia in salita per ottenere un risarcimento in base a leggi nazionali obsolete”.

Articolo di T.S.

L’articolo USA vs Ue, responsabilità IA rimpallata: Big Tech avvantaggiate proviene da Notiziario USPI.

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