Le accuse contro Google non mancano e non diminuiscono. Anzi, l’avvocato Generale alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, Juliane Kokott, ha presentato una proposta per respingere il ricorso di Google nel caso del 2018 per abuso di posizione dominante. In caso la Corte di Giustizia approvi la proposta di Kokott, Google sarà sanzionata per un ammenda di 4,124 miliardi di euro.
Nel 2018 la Commissione europea ha condotto indagini che hanno portato all’accusa per Google di abuso di posizione dominante.
Infatti, i produttori di app erano vincolati dall’installazione del motore di ricerca “Google Search” e il browser “Chrome” per ottenere una licenza per l’”App Store” di Google. I limiti posti dal colosso tecnologico tuttavia non finivano qui: gli sviluppatori per ottenere la licenza dovevano impegnarsi a fornire le applicazioni solo ai dispositivi con versioni del sistema operativo Android approvati da Google. Oltre a ciò, Big G vincolava la partecipazione degli sviluppatori e produttori agli introiti pubblicitari alla non installazione di un servizio di ricerca fuori dai suoi servizi.
Secondo la Commissione, con queste limitazioni Google voleva confermare la sua posizione dominante nel mercato della ricerca online e delle applicazioni, lucrando in maniera poco trasparente sugli introiti pubblicitari derivanti dal app e browser.
Ora la proposta dell’avvocato Kokott evidenzia la necessità di preservare un mercato più aperto e flessibile, con una concorrenza leale chiedendo una sanzione fino ad ora sospesa. Forte di un precedente americano (la multa di 700 milioni di dollari assegnata a Big G nel dicembre del 2023 per concorrenza sleale) l’Ue punta a minare il monopolio tecnologico della società nello Spazio Economico Europeo (SEE).
Articolo di T.S.
L’articolo Ue vs Google: proposta multa per abuso di posizione dominante proviene da Notiziario USPI.
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