In un’intervista di Repubblica, il presidente AGCOM, Giacomo Lasorella, commenta i dati del SIC, Sistema Integrato delle Comunicazioni, che accerta il valore economico complessivo per l’anno 2022.
Nonostante i dati indicano uno sviluppo e una crescita sostenuta dei ricavi soprattutto per la pubblicità digitale, preoccupa il monopolio che si prospetta davanti alla piramide dei principali soggetti esaminati.
“Siamo di fronte a un cambiamento d’epoca, per la situazione che fotografiamo, per le tendenze future che intercettiamo”, interviene durante l’intervista, sottolineando il ruolo sempre più preponderante delle piattaforme digitali nell’ecosistema digitale dei media italiani.
“Il peso economico delle piattaforme digitali, che già nel 2022 si è rafforzato con il secondo posto di Google, il quinto di Facebook, il sesto di Amazon, si consoliderà in futuro”, ha predetto il presidente. Il valore complessivo stimato dalla ricerca espone un dato pari all’1% del PIL, ossia circa 19,4 miliardi di euro. Di questi miliardi, il primato lo detiene la pubblicità online, per un valore di 6,3 miliardi, con un’impennata del +55% in due anni.
Questi dati così positivi sono tuttavia un allarme per la “questione di equilibrio tra queste piattaforme digitali e l’editoria tradizionale”. Infatti, le risorse pubblicitarie derivanti dai mezzi tradizionali rimangono ferme poco sotto la soglia dei 5 miliardi.
Continua rassicurando che si hanno delle difese, “non siamo certo all’anno zero, tutt’altro. In campo ci sono già degli strumenti concreti, operativi”, spiega citando il caso dell’equo compenso. Per questo promette per i prossimi passi un incasso proporzionato per gli editori tradizionali “per i contenuti editoriali che proprio le piattaforme digitali veicolano”.
Rimane comunque dell’idea che “una legge di sistema è quanto mai necessaria” per il settore editoriale. Infatti, “il rilevamento sulle concentrazioni editoriali di ieri rafforza le mie convinzioni. Più che lo status attuale, andrebbe presidiata la tendenza che si sta affermando. È l’evoluzione del sistema che va monitorata con massima attenzione perché gli squilibri sono destinati ad accentuarsi molto”, conclude Lasorella.
Articolo di T.S.
L’articolo Lasorella, piattaforme digitali cambieranno gli equilibri con editoria proviene da Notiziario USPI.
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