“La lista di quest’anno si concentra sulla crescente minaccia alla democrazia rappresentata dai principali attori emergenti nella rapida militarizzazione dell’economia globale”.

Così viene introdotto il report Corporate Underminers of Democracy 2025” della International Trade Union Confederation (ITUC) che analizza il comportamento e le azioni non solo fiscali, ma anche politiche ed economiche. 

L’elenco delle grandi aziende globali pubblicato da ITUC comprende grandi nomi, tra cui anche quelli delle più conosciute Big Tech. Prima tra tutte Amazon, Anduril Industries, Meta, Northrop Grumman, Palantir Technologies, Space X, Vanguard.

The Big Seven

Il report ha chiamato queste sette aziende come quei gruppi che “mangiano la democrazia”. Per consolidare la loro posizione e rafforzare la potenza dell’industria violano diritti umani, evadono tasse e non si fanno carico della responsabilità sociale che gli spetta. 

Con l’attività lobbistica del 2025, non solo hanno perpetrato un comportamento antidemocratico, secondo il report, ma hanno contribuito attivamente alla militarizzazione dell’economia globale, minacciando e mettendo in grave crisi la democrazia. 

Accanto a società che si occupano di costruzione di “armi nucleari”, “macchine distopiche volte all’uccisione” e investitori in armi di distruzione, compaiono anche le aziende di Jeff Bezos, Elon Musk e Mark Zuckerberg. Secondo le letture di ITUC, la rapida svolta registrata nel 2025 verso ambienti di estremismo sembrano un inchino alla cerchia politica di stampo imperialistico.

Le note Big Tech

Tre aziende su sette sono le grandi aziende tecnologiche che forniscono alla maggior parte di utenti del mondo internet, piattaforme social e Intelligenza Artificiale (IA).

Per esempio, Amazon compare per il secondo anno di fila nella lista, dopo essere stata nominata Azienda Minatrice della Democrazia nel 2024. Nel 2025, riconferma la sua posizione grazie ai suoi “flussi di entrate finanziati dai contribuenti attraverso il vasto sistema di approvvigionamento dell’industria bellica”. Nonostante le proteste dei lavoratori, continuano le spese lobbistiche e la corsa ai finanziamenti per armamenti. 

Stessa storia per Meta nel 2024 e amplia la sua influenza nel 2025 con le sue policy non trasparenti che aumentano la disinformazione e istiga l’hate speech

Non mancano gli investimenti di SpaceX in progetti militari su scala globale e sono state registrate sue ingerenze con partiti di estrema destra in Brasile, Regno Unito e America. 

In comune, le Big Tech analizzate da ITUC hanno l’abitudine ad evadere il fisco in diversi Paesi del mondo. Infatti, sembrano operare “in gran parte come imprese finanziate dai contribuenti senza contribuire in alcun modo alle casse comuni”.

Articolo di T.S.

L’articolo Big Tech e politica: radicalismo rafforzato e democrazia a rischio proviene da Notiziario USPI.

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