Negli Stati Uniti d’America le cose vanno diversamente che in Europa e la decisione del giudice federale di San Francisco, William Alsup, ne è la conferma. È fresca la notizia, infatti, della vittoria di Anthropic, grande società tecnologica produttrice del sistema di Intelligenza Artificiale (IA), Claude, sul diritto di autore dei libri. 

Questa vittoria potrebbe determinare un precedente storico per la battaglia dell’editoria libraria (e giornalistica) di protezione del copyright, vedendosi tuttavia sconfitta a favore delle Big Tech dell’IA.

Claude legge libri

Il modello linguistico di grande dimensione (LLM) Claude ha legalmente utilizzato libri senza autorizzazione per addestrarsi e ampliare il suo database di conoscenze. Questa la conclusione del giudice statunitense sulla causa intentata nel 2024 da autori di libri utilizzati dagli sviluppatori di Claude per addestrare il loro modello LLM. 

Tutto è iniziato quando un gruppo di scrittori ha fatto causa ad Anthropic per aver utilizzato delle versioni pirata dei loro libri. Un “uso corretto” secondo il giudice ai sensi della legge statunitense sul copyright. Caso archiviato con un unico neo: la sola scorrettezza secondo Alsup è l’archiviazione dei testi in una biblioteca virtuale centrale di proprietà di Anthropic. 

Per quanto riguarda l’uso di libri di cui non si hanno autorizzazioni, il giudice invoca il “fair use”, che valida le modalità di addestramento delle grandi aziende tecnologiche e incoraggia di fatto l’uso di materiale senza autorizzazione. Il giudice ha sottolineato che lo scopo dell’IA di Anthropic non è di soppiantare i prodotti umani bensì quello di “voltare pagina e creare qualcosa di diverso”.

Rispondono delusi gli scrittori, sostenendo che l’utilizzo delle loro opere è avvenuto in maniera illegale, sia per il supporto (essendo materiale piratato), sia per la mancata autorizzazione. Elementi che vanno a intaccare la loro attività professionale.

Articolo di T.S.

L’articolo Anthropic vince in tribunale: IA potrà usare libri con copyright proviene da Notiziario USPI.

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